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      – disse il dottore,
      – È difficile che io faccia mai colazione – egli rispose, con la testa appoggiata alla spalliera di una poltrona. – Mi secca terribilmente.
      – Vi sono delle notizie, oggi? – chiese il dottore.
      – Veramente nulla – rispose Jack Maldon. – Si parla di gente affamata e malcontenta nel Nord, ma v’è sempre della gente affamata e malcontenta in qualche parte.
      Il dottore assunse una fisonomia grave, e disse, come per cambiar discorso:
      – Allora non vi son nuove. E niuna nuova, si dice, buona nuova.
      – Nei giornali si parla a lungo d’un assassinio – osservò Jack Maldon. – Ma si assassina sempre qualcuno, e io non mi curo di legger nulla.
      Una mostra d’indifferenza per tutte le azioni e passioni umane non era giudicata, credo, un nobile tratto a quel tempo, come l’ho vista ritenuta poi, e diventata moda elegante. L’ho veduta sfoggiare con tanto successo, che ho incontrato delle belle signore e dei signori che avrebbero potuto indifferentemente nascere bruchi. Forse mi fece allora maggiore impressione, perché mi giungeva nuova; ma certo non contribuì ad ispirarmi una stima maggiore o una fiducia maggiore in Jack Maldon.
      – Son venuto per sapere se Annie intende di venire a teatro stasera – disse Jack Maldon volgendosi a lei. – Sarà l’ultima bella rappresentazione di questa stagione. C’è una cantante che merita veramente d’essere sentita. È veramente un incanto. E inoltre è d’una squisita bruttezza – aggiunse in tono di languore.
      Il dottore, sempre lieto di fare la volontà della moglie, si volse a lei e disse:


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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