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      .. no... no... – egli ripeté, con perfetta sicurezza della verità di ciò che diceva – ma v’è fra noi la vergogna che ci separa.
      Era evidente, in ogni parola della sua semplice e solenne confessione, che egli aveva studiato quel soggetto in ogni particolare.
      – Secondo i nostri calcoli – egli continuò – è probabile che un giorno o l’altro ella venga a rifugiarsi a Londra. Noi crediamo... il signorino Davy e io... che voi siate perfettamente innocente di ciò che le è accaduto. Ma abbiamo ricordato che con voi essa si comportò con bontà e gentilezza. Dio la benedica, sapevo che era così. Era buona e gentile con tutti. Voi le siete grata e le volete bene. Aiutateci a trovarla, e che il Cielo ve ne ricompensi!
      Ella lo guardò vivamente in viso, come dubitando di ciò che sentiva.
      – Volete fidarvi di me? – ella chiese sotto voce, stupita.
      – Con tutto il cuore! – disse il pescatore Peggotty. .
      – Volete che le parli se la incontro; che le dia ricetto, se avrò un ricetto da dividere con lei; e poi, senza ch’ella lo sappia, venga da voi per condurvi da lei? – ella chiese, precipitando le parole.
      Rispondemmo entrambi: «Sì!».
      Ella levò gli occhi, e solennemente dichiarò che si sarebbe votata a questo compito, ardentemente e fedelmente; che, finché le fosse rimasto un barlume di speranza, non avrebbe vacillato un momento, non lo avrebbe mai interrotto, mai abbandonato. E se ella non si fosse mantenuta fedele al nuovo oggetto che ora aveva in vista e che la legava a qualche cosa immune dal male, invocava il Cielo di renderla, se mai, più disperata e più abbandonata di quella sera, in riva a quel fiume, lungi da ogni soccorso umano e divino.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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