.. Heep con lo stesso denaro del signor W., s’intricarono gradatamente in così fatto modo che il signor W. non vide altra salvezza che nel mostro in forma umana – il signor Micawber fece gran caso del mostro in forma umana, come d’una frase nuova e originale – che, rendendosi indispensabile, aveva lavorato alla distruzione d’una famiglia. Tutto questo io dimostrerò, e probabilmente anche di più».
Io bisbigliai poche parole ad Agnese, che piangeva, piangeva di gioia e di tristezza al mio fianco, e vi fu un movimento accanto a noi, come se il signor Micawber avesse finito. Egli disse, con molta gravità: «Vi chiedo scusa», e continuò, con un misto d’estremo abbattimento e di fervida gioia, la perorazione della sua lettera.
«Ora ho finito. Non mi rimane che da concretare queste accuse, e poi sparire, con la mia sventurata famiglia, da un panorama nel quale sembra che noi costituiamo un ingombro. Sarà subito fatto. Si può ragionevolmente prevedere che il nostro bambino, il più fragile membro della famiglia, sarà il primo a sparire d’inanizione; e che i nostri due gemelli lo seguiranno. Così sia. Quanto a me, il pellegrinaggio a Canterbury mi ha giovato molto: la prigione per debiti e la miseria faranno il resto. Io confido che le fatiche d’una lunga e ardua investigazione, seguita con tanta penosa lentezza nelle sue minime tracce, in mezzo alle mie incessanti occupazioni, ai miei opprimenti timori, allo spuntar del giorno e al calar della sera e fra le ombre notturne e sotto l’occhio sospettoso di uno che sarebbe superfluo chiamare Demonio – insieme con l’angoscia per la miseria in cui sarebbe caduta la mia famiglia, dopo che le avessi condotte a termine, saranno come lo spargimento di poche gocce di acqua dolce sulla mia pira funerea.
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