Pagina (1217/1261)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sofia crede a tutto ciò che vede e sente, come faccio io, del resto. Nel tornare a casa, compriamo un cartoccio di qualche cosa da un rosticciere, o una piccola aragosta dal rivenditore di pesce, e ce la portiamo qui, e ceniamo splendidamente, parlando di ciò che abbiamo veduto. Ora, sai, se io fossi il Lord Cancelliere, questo non lo potrei fare!
      «Tu faresti sempre qualche cosa di piacevole e amabile in qualunque condizione, mio caro Traddles» – dissi fra me e me. – E a proposito – dissi ad alta voce – immagino che tu abbia smesso di fare quei tuoi disegni di scheletri, ora.
      – Veramente – rispose Traddles, ridendo e arrossendo – non posso negarti che li faccio ancora. L’altro giorno, stando in una delle ultime file di King’s Bench, con la penna in mano, mi venne il ghiribizzo di vedere se avessi ancora l’abilità d’una volta. E credo che vi sia uno scheletro... in parrucca... sull’orlo del tavolino.
      Scoppiammo entrambi in una risata cordiale: Traddles si voltò con un sorriso al fuoco, e disse, nel solito suo tono di bontà e di perdono:
      – Ti ricordi di Creakle!
      – Ho ricevuto una lettera da quel... briccone – dissi, perché non mi sentivo mai meno disposto a perdonargli il modo con cui soleva castigare Traddles, che quando vedevo Traddles così disposto a perdonargli.
      – Da Creakle il direttore del convitto? – esclamò Traddles. – Davvero?
      – Fra le persone attratte dalla mia fama crescente e dalla mia fortuna – io dissi, guardando di fra un mucchio di lettere – e che scoprono d’avermi voluto sempre bene, c’è Creakle, proprio lui in persona.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





Lord Cancelliere Traddles Traddles King Bench Traddles Creakle Traddles Traddles Creakle Traddles Creakle