Pagina (14/133)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E quello, che č men livido, e fosco. Il livido procede da gravezza di battiture, e contiene in se bruttezza. Ondo gl'invidiosi, de gli altri beni; come fossero afflitti da grandi battiture, e per questo pallidi divenendo, sono detti da Latini lividi. Il color fosco nell'huomo non dispiace; anzi per lo piu si loda: che diremo noi il bruno. Ilqual colore, quando č troppo fosco, e tende al nero, č detto presso: come aviene della vesta, che stando lungamente pressa sotto il torchio, & prende perciņ troppo il colore. Questo stesso color fosco chiamarono gli antichi Aquilo dal color dell'acqua.
     
      MAR. Soviemmi hora un terzetto del Petrarca; nel quale pare, che dimostri questo Poeta di non lodare il color bruno: quando ei disse.
      Perseo era quivi: e volli saper, comeAndromeda gli piacque in Ethiopia
      Giovane bruna, i begliocchi, e le chiome.
     
      COR. Hai da sapere, che'l Petrarca in questo luogo prende il bruno per il nero, o per quello, che troppo si accosta al nero: il qual colore in un corpo humano, che dee esser bianco, non č lodato. Oltre a cio dannava insieme con la negrezza del corpo il Petrarca i capelli neri, lodando egli sempre i biondi; e volendo significare, che Andromeda essendo ella nata in Ethiopia era dal capo al piede tutta nera.
     
      MAR. Questa interpretatione non mi spiace.
     
      COR. Dirņ hora del bianco. Questo č purissimo colore, la onde trasportandosi per via di metafora all'animo, si prende per sincero. Questo colore non si vede in altra cosa piu chiaro, che nella neve. La quale nondimeno Anassagora affermava esser nera.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dialogo dei colori
di Lodovico Dolce
1565 pagine 133

   





Latini Aquilo Petrarca Poeta Ethiopia Petrarca Petrarca Andromeda Ethiopia Anassagora