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      Il quale, quando alcuni stimano tenebroso, parte essendo illustrato da raggi del Sole, Cieneo. Come aviene nell'arco Celeste, e le nubi, che paiono alle volte infocate; e come il mare, il quale oltre all'esser Ceruleo; hora si dimostra oscuro, hora verde, & alcuna volta flavo e ravo; overo etiandio alle volte a certo modo ha del purpureo violato. Non si vede parimente il medesimo ornamento nel collo d'una Colomba, e in quello del Pavone? Onde gli uccelli Latinamente spesso si dicono versicolores; cioè di diversi colori. Oltre a cio si dividono in due sorti: percioche tutti gli altri si dimandavano Austeri: eccettuandosi il minio, il purpurisso, il cinabro, l'Armenio, il Crisocolla, e l'Indico: i quali furono chiamati floridi. Ma di questi lascio la cura a i dipintori: i quali usano solamente il melino, che è color candido. Alcuni sono detti soavi; come il flavo, il purPureo, il candido, e'l roseo; che diremo rosato. Che ne colori si trovi soavità, oltre che gli stessi sensi lo dimostrano, ne sono testimoni i Prencipi della lingua Latina Cicerone e Virgilio: l'uno che disse soave colore dell'huomo, e l'altro soavemente il Giacintho rosseggiare. Alcuni sono tristi e dogliosi, come l'atro, il pullo, il ferrugineo, e'l biavo. Alcuni colori atiandio si chiamano sordidi: come il suaso, e l'impluviato; percioche anticamente i rei per mover pietà ne' giudici, si solevano vestir di que' colori: e tale essere stata la vesta di Caronte dimostrò Virgilio; quando ci disse:
      E la sordida vesta gli pendea


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Dialogo dei colori
di Lodovico Dolce
1565 pagine 133

   





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