Pagina (53/133)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E Rouano è città suddita al Regno di Francia. Acrone dimostra Rouano essere il leonato carico di colore, cioè simile al nero; se non per questa cagione. Ma Plauto è di maggiore autorità.
     
      MAR. Venite all'argentino.
     
      COR. Questo dimostra esser gabbato. E, cosi come l'argento e meno in prezzo dell'oro: cosi colui, che sotto a qualche coperta viene ingannato, a me pare, che honestamente di tal colore si possa adornare, e che questo sia il proprio colore de' veri amanti tormentati: come per il fiore detto Caltha del pastore, che Mantova honora, si comprende; e per il testimonio del maestro de gli Amanti.
     
      MAR. Ne cio è senza dottrina.
     
      COR. Seguita il verde giallo, il qual dinota poca speranza. Di sopra ho addimandato giallo quello, che è chiamato Arangio. Altra cosa è il verde giallo: il qual colore tosto perde il suo vigore: e le herbe, che vengono ruminate da gli animali, come affatto hanno perduto tutto il loro succo, non sono differenti da questo. Persio dottissimo Poeta, schernendo uno, il qual fingeva di esser prodigo, scrisse tua biada è in herba. Cosi Venere a Paride dice presso a Ovidio,
      Ancora la tua messe in herba giace.
      Et Horatio ancora lasciò scritto.
      Ha la biada ingannata la speranza.
      Il Petrarca cosi egli ancora disse.
      Nel dolce tempo de la prima etade,
      Che nascer vide, & ancor quasi in herbaLa fera voglia, che per mio mal crebbe.
      Percioche mentre le biade sono in herba, massimamente ancora tenerette, non hanno color di verde oscuro; ma di verde giallo. Onde il volgo Italiano suol chiamare Sbiavo cio che ha perduto il suo vigore; come sono le biade in teneri calami.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dialogo dei colori
di Lodovico Dolce
1565 pagine 133

   





Rouano Regno Francia Rouano Plauto Caltha Mantova Amanti Arangio Poeta Venere Paride Ovidio Horatio Petrarca Italiano Sbiavo