Pagina (75/133)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Onde l'animaletto fu salvo. Significherebbe adunque questo innocenza e purità.
     
      MAR. Chi mandasse un Mulo?
     
      COR. Il Mulo è creato d'uno asino, e d'una cavalla; od'un cavallo e d'un'asina, e da se non frutta. E perche in cotal modo è imbastardato, si potrebbe significare, che colui, a cui fosse donato, o egli ancor bastardo fosse, o tralignasse da' suoi maggiori. E mi maraviglio, che questo animale sia cosi adoperato da gran prelati, essendo sconciamente brutto, e dispiacevole da vedere: si come quello, che non ha ne proportione, ne disegno.
     
      MAR. Io nel vero non posso far, ch'io non rida, quando io veggo alcuna di si fatte bestie. Ma coloro, che se ne servono, dicono di trovare grande agio nel cavalcare. Ma chi mandasse uno Asino?
     
      COR. L'Asino è nel vero humilissimo animale, ma serve molto a' bisogni della vita. E vedesi, che un poveraccio con uno asinetto viverà assai acconciamente. Con questo adunque si potrebbe dinotar l'utilità, l'humiltà, e la patienza: perche il misero soffre di grandissime battiture.
     
      MAR. Chi mandasse un Leone?
     
      COR. Il Leone è animal superbissimo; e per la superbia è anco posto da Dante, ove dice.
      Ma non si, che paura non mi desseLa vista, che mi apparve d'un Leone.
      Questo parea, che contra me movesseCon la testa alta, e con rabbiosa fame
      Tal, che parea, che l'aere ne temesse.
      Dinoterebbe adunque la Superbia. E perche è generoso in guisa; che mai non fugge da quei, che lo seguono, ma con grandissima generosità si ritira, potrebbe significare anco questo. E, perche sovrasta gli altri animali, significarebbe anco grandezza di Signoria.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dialogo dei colori
di Lodovico Dolce
1565 pagine 133

   





Mulo Mulo Asino Asino Leone Leone Dante Leone Superbia Signoria