Veggiamo anco, che i tre degli Evangelisti furono da Esaia significati per tre animali: che sono il Leone, il Bue, e l'Aquila: il Leone appropriando a S. Marco, che scrive la grandezza del Signore, il Bue a S. Luca, che discrive la humanitą, e l'Aquila a S. Giovanni, che tratta della divinitą.
MAR. Chi mandasse a donare un Coniglio?
COR. Questi animaletti sono semplicissimi, timidi, e molto domestici, e nel vero piacevoli da vedere. Direi adunque, che costui volesse significar bontą schietta, e vera puritą di animo.
MAR. E chi mandasse una Talpe?
COR. La Talpe habita sotto la terra, e vą sempre cavando; & č senza occhi. Significherebbe adunque, che colui, a cui si mandasse, fosse ignorante, e privo di ogni lume dell'intelletto. Onde l'Ariosto.
E, come Talpe,
Lo riportarono i suoi di qua da l'alpe.
MAR. Chi mandasse a donare un'Aspide?
COR. Si dice, che l'Aspide č velenosissimo; e chiude l'orecchie in guisa, che non sente l'incanto di cui il perseguita. Questo adunque significherą crudeltą, & accortezza.
MAR. Chi mandasse una Biscia?
COR. Significherebbe malignitą, alludendo a quel proverbio, che non si dee nudrire il Serpe, ne la Biscia in seno. Onde l'Ariosto essendo nella prima editione del suo furioso stato morso dalla invidia de' detrattori, e dipoi col tempo havendo le veritą, come tagliata la lingua a que' maligni, conoscendosi il suo Poema raro & eccellente, nella seconda editione levņ questa impresa: che fece stampare nella fine del libro due biscie, all'una delle quali era stata tagliata la lingua, & all'altra, che gonfiata di veleno la vibrava, si mostrava di sopra una mano con una forbice in atto di tagliarla anco a lei, con un motto, che diceva.
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