MAR. Chi mandasse la effigie d'un Gigante?
COR. Fingono i Poeti, che i Giganti, ponendo monti sopra monti, volsero torre a Giove il Cielo. E nelle sacre lettere leggesi, che Nembrote volse far fabricare una Torre cosi alta, che arrivasse al cielo. Questo adunque significherebbe l'alterezza e la superbia.
MAR. Chi mandasse la effigie di Atheone?
COR. Atheone per veder Diana, divenne Cervo: e fu preda de' propri Cani. Onde Ovidio,
Vide Atheon inavedutamenteLa Vergine Diana: e nondimeno
Rimase preda de' suoi propri Cani.
Per Atheone si puo ammonir l'huomo, che si guardi di non voler vedere piu di quello, che si conviene; percioche questa curiosità molte volte Iddio disdegna, e lo dà poi in preda de' suoi pensieri; cioè egli senza mai poter sapere quello, che esso ricerca, riman confuso e disperato.
MAR. Chi mandasse altresì a donare la effigie di Prometheo?
COR. Significherebbe il medesimo: percioche si finge, che Prometheo essendo salito in Cielo con l'aita di Pallade, furò a raggi del Sole in una bacchetta, ch'esso haveva in mano, il fuoco; e primo lo portò in terra, con quello dando lo spirito all'huomo da lui di terra formato. Onde Giove lo legò su la cima del monte Caucaso: e pose sopra lui un'Aquila, che di continuo gli rode il cuore, volendo dinotare, che tale effetto produce la temerità, e'l disiderio di passare con la cognitione piu avanti di quello, che conviene.
MAR. Chi mandasse un'Hidra?
COR. Potrebbe significare i vitij, percioche finsero i Poeti, che l'hidra havesse sette teste, delle quali, chi una ne tagliava, altretante ne nascevano.
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