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      Onde è molto lodato da Greci e Latini Poeti. E il Sannazaro cosi lo chiamò:
      O sonno, o requie, e tregua de gli affanni,
      Ch'acqueti e plachi i miseri mortali,
      Da qual parte del ciel movendo l'aliVenisti a consolar i nostri danni?
      Et è invero gran cosa, come questo le piu volte, non altrimenti, che se'l corpo fosse desto, ci rappresenta diverse cose.
     
      COR. Il sonno è utile e necessario, quando si prende per servire alla natura: e non per diletto; come molti sanno, che oltre che tutte le notti dormono dall'un capo a l'altro, dormono la state quasi la maggior parte del giorno. Ma lasciamo il sonno ai sonnacchiosi, e dormiglioni: e torniamo a i nostri ragionamenti.
     
      MAR. Chi mandasse a donare la forma d'un campanile?
     
      COR. I campanili ornano le città, come orna la piazza quello cosi alto di San Marco; e servono a bisogni delle campane. Ma significherebbe a un certo modo vanità per rispetto del proverbio, che dice, far campanili in aria, volendo inferire alcuno, che pensi di far cosa vana, o che impossibile sia.
     
      MAR. Non dice solo il proverbio far campanili; ma vi aggiunge nell'aria: come si dice anco, il tale fa castelli, o va chimereggiando. Ma chi mandasse una corda di arco?
     
      COR. Significherebbe, che colui, a cui la mandasse, fosse huomo da far gran cose; ma che solo gli mancasse il commodo, e la occasione, come chi havesse l'arco solo, non farebbe cosa veruna, ma aggiuntovi la corda, puo allhora fare ogni buono effetto.
     
      MAR. Chi mandasse una Scimia?
     
      COR. La Scimia ha non so che d'imagine humana, come si vede nelle mani, ne' piedi, e nella faccia, & imita tutto quello, che vede fare all'huomo.


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Dialogo dei colori
di Lodovico Dolce
1565 pagine 133

   





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