Del ciel turbato.
Gloriosa colonna, in cui s'appoggiaNostra speranza, e'l gran nome Latino;
Et altrove:
Dinanzi una colonnaCristallina:
E nella canzone:
Quell'antico mio dolce empio Signore,
Fatto citar dinanzi a la Reina,
dice:
E m'ha posto in oblio con quella Donna,
Ch'io li diei per colonnaDe la sua frale vita.
Adunque cosi fatta colonna significherebbe, che colui, a cui si mandasse, fosse forte, e sostegno di molti.
MAR. Chi mandasse un vaso da bere?
COR. Potrebbe significare ubriacaggine, & anco temperatezza. Onde dicono i Commentatori, che'l Petrarca mandò al S. Stefano Colonnese, che era molto vecchio, e con tutto ciò molto dato alle cose di Amore; un guancialetto, un libro di sacra scrittura, e un vaso pur da bere con questo sonetto:
La guancia, che fu gia piangendo stanca,
Riposate su l'un, Signor mio caro;
E siate noi di voi stesso piu avaroA quel crudel, che i suoi seguaci imbianca.
Con l'altro rinchiudete da man mancaLa strada a i messi suoi, ch'indi passaro,
Mostrandovi un d'Agosto, un di Gennaro,
Perche a la lunga via tempo ne manca.
E col terzo gustate un succo d'herba,
Che purghi ogni pensier, che'l cor afflige,
Dolce nel fine, e nel principio acerba.
Me riponete, ove'l piacer si serba,
Tal, ch'io non tema del nocchier di Stige,
se la preghiera mia non è superba.
MAR. A questo è molto conforme quello, che mandò il Bembo (per quello, che io ne stimi) alla S. Lisabetta Gonzaga Duchessa d'Urbino, dopo la morte del Duca Guid'Ubaldo suo consorte: con alcuni doni, fra i quali v'era un bossolo da ripor cose medicinali: l'altro un cassettino, ove le donne sogliono serbar i lisci, e'l terzo uno specchio di Cristallo.
| |
Latino Reina Donna Commentatori Petrarca S. Stefano Colonnese Amore Agosto Gennaro Stige Bembo S. Lisabetta Gonzaga Duchessa Urbino Duca Guid'Ubaldo Cristallo
|