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      Presto di navigar a ciascun vento;
      Ch'ogni cosa da voi m'è dolce honore.
     
      MAR. Chi mandasse a donare una Toppa, o diciamo una Serratura?
     
      COR. Dinoterebbe, che colui, a cui si mandasse, fosse huomo trattabile, e da volger in qualunque modo. Potrebbe anco significare che chi la mandasse fosse alle voglie di colui, a cui fosse mandata.
     
      MAR. Chi mandasse una Cucchiara?
     
      COR. La Cucchiara serve a mangiar le minestre, & a cose simili. Onde noterebbe un'huom divoratore; che sorbisse il brodo; e non havesse del polito, ne del gentile: come molti ne sono, che avegna che grandi huomini siano, mangiano discostumatissimamente, intingendo le mani ne catini, e beendo senza bicchiere: e, che è peggio, ho veduto io alcuni, che nettano le immonditie del naso con le tovaglie, che hanno innanzi, e si fregano etiandio con quelle le gingive. Questo costume se ha del civile, lascio a te il dichiararlo.
     
      MAR. Chi mandasse un di que ferri, che adoprano le donne a partire per dritta riga dalla cima del capo i capegli?
     
      COR. Tu pur ti vai imaginando le strane cose. Mostrerebbe al mio parere, che colui, a cui si mandasse, fosse disordinatissimo: e che li facesse bisogno di ordinare e di rassettare le cose sue. Ne sarebbe cattiva ammonitione, che non si può far cosa veruna, che buona sia, se non si procede per via di ordine. Ne solamente nelle cose della pace, come in governar le città e le case, ma anco in quelle della guerra: nella quale l'ordine sopra tutte le altre cose suole esser cagione delle vittorie. Onde ben dicono i Poeti, che nella confusione degli elementi, che essi chiamarono Chaos, niuna cosa poteva operare, ma dall'ordine poi procedettero tutte le cose.


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Dialogo dei colori
di Lodovico Dolce
1565 pagine 133

   





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