MAR. Chi mandasse donare un Petrarca?
COR. Dinoterebbe, che'l suo amico, o amica, a cui lo si mandasse, dovesse accendersi di casto & honesto amore: come fece questo Poeta; il quale non loda altro in tutti i suoi versi, che la bellezza e l'honestà di Madonna laura. Il Bembo ne mandò uno alla sua donna con un Madrigale, che è questo.
Quanto alma è piu gentile,
Donna d'Amor e mia, tanto raccogliePiu lietamente honesto servo humile.
Perche, se'l Thosco, che di Laura scrisse,
Vien riverente a far con voi soggiorno,
Dolce vi provi piu, che non prov'io.
Forse leggendo, come e' sempre vissePiu fermo in amar lei di giorno in giorno;
Direte ben è tale il fedel mio.
Basso pensero, o vileNon scorgerete in lui; ma sante voglie
Sparse in leggiadro & honorato stile.
E, se bene il Petrarca disse:
Con lei foss'io, da che si parte il Sole,
E non ci vedesse altri, che le stelleSola una notte; e mai non fosse l'alba:
E non si trasformasse in verde selvaPer uscirmi di braccia, come'l giorno,
Ch'Apollo la seguia quà giù per terra.
Ciò scrisse per dimostrare la forza del desio sensuale, ilquale non era che con la ragione non combattesse spesso; come esso dimostra in questi altri versi,
La voglia e la ragion combattut'hannoPiu d'una volta, e vincerà il migliore.
E, quantunque dica il Bembo nelle sue stanze favellando di Laura,
La qual hor cinta di silentio eternoSi staria, come pianta secca in herba;
S'a lui, ch'arse per lei la state e'l verno,
Come fu dolce, fosse stata acerba:
egli adduce cosi fatto esempio per servirsene al suo proposito; e non, perche egli pensasse, che colei macchiasse col Petrarca la sua honestà. Come anco disse il medesimo Petrarca, che Cesare sentì una grandissima allegrezza, essendogli appresentata la testa di Pompeo, e pianse fintamente per occultarla.
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