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      MAR. E chi mandasse un Furioso?
     
      COR. Questo libro, ancora che tratti de' Romanzi, è un poema, che insegna pienamente la vita civile; ne meno tratta le occorrenze delle arme, che della pace. Dinoterebbe adunque perfettion di ogni attione della vita humana.
     
      MAR. Potrebbe anco dinotar per la pazzia d'Orlando, che l'huomo guardi, come s'inamori; poi che l'amore è di qualità, che spesso fa perder l'intelletto. E per aventura potrebbe anco dinotar, che l'huomo, a cui si mandasse, fosse pazzo. Ma chi mandasse a donare un volume delle sacre lettere?
     
      COR. Il volume delle sacre lettere insegna i precetti della nostra legge, e ci fa conoscere il vero IDDIO. Ci sono le profetie, le quali annuntiano il vero Messia, ch'è il nostro Signor Giesu Christo e Iddio. Però ci è comandato, che questo tal volume non si diparta mai dalla nostra bocca e dalla nostra lettione. Significherà adunque, che questo dee essere il continovo cibo del nostro spirito. E nel vero, chi a cotale lettione si dà con ben composto animo, cioè non per vaghezza di contendere, o di parer dotto, trova tanta contentezza, che non se ne puo giamai render satio. E come che in questa età alcuni si siano affaticati di tradurlo dall'Hebreo e dal Greco: nondimeno questa fatica, si come è stata di far nascere qualche dubbio; cosi è vana. E chi negherà, che non basti la traduttione di San Gerolamo, la quale si vede essere approvata dalla Chiesa: massimamente vedendosi, che alcuni moderni traduttori hanno in molte parti havuto piu risguardo a certe vane proprietà di Grammatica, che al senso.


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Dialogo dei colori
di Lodovico Dolce
1565 pagine 133

   





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