MAR. Soviemmi, che Livio, fu grande imitatore di Polibio, benche procedesse per altra via. Ma chi mandasse a donare un Lucano?
COR. Lucano scrisse Poeticamente le guerre Civili, cioè le Farsaliche, le quali furono tra Cesare e Pompeo: e, come che scrivesse dottamente, fu piu historico, che Poeta. Senza, che fu troppo nel suo Poema affaticato, et tra lo stilo via piu tosto gonfio, che alto. E pare, che tutti i Poeti Latini, che furono dopo la età di Virgilio e di Augusto inciampasse in quel vitio della gonfiezza, ch'è biasimato da Horatio, ove egli dice:
Ne sic incipias, ut scriptor Ciclicus olim:
Fortunam Priami cantabo, et nobile bellum.
Quid dignum tanto feret hic promissor hiatu?
Parurient montes, nascetur ridiculus mus.
Allo'ncontro veggiamo Virgilio alto, quanto è il bisogno, e in niuna parte gonfio, dicendo nel principio della sua Eneida:
Arma, virumque; cano,
Con quel che segue, alzandosi ne' seguenti versi, e in molti luoghi, come ricercava la materia; comeMusas mihi causas memora,
E venendo alla narratione.
Urbs antiqua fuit, Tyrij tenuere coloniCarthago.
Ma chi puo legger quel principio di Lucano?
Bella per Emathios plusque civilia camposIusque datum sceleri canimus populumque potentem
In sua victrici conversum viscera dextra.
E peggiore etiandio è quello di Statio.
Fraternas acies alternaque regna profanisDecertata odijs, sontesque evolvere Thebas.
E quello dell'Achilleida.
Magnanimum Aeacidem, formidatamque Tonante Progeniem canimus.
Veggiamo ancora, come bene l'Ariosto imitando Virgilio senza passar al gonfio cosi disse:
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