MAR. Fece pure egli quella frottola, che incomincia.
Omnia vicit Amor; & nos cedamus amori.
Ą Pastore Pastori
In Buccolicis scriptum,
Pulchrum Poetę dictum Mantuani.
COR. Non su questa frottola, ma predica. Ma non č maraviglia, che egli la fece per giuoco. Č da maravigliarsi del Petrarca, che havendo cosģ purgate orecchie scrivesse questi versi:
Di rider non ho voglia,
Per una grave doglia,
Che m'č nata nel fiancoDi sotto al lato manco.
Benche non tanto č da maravigliarsi, che egli facesse questi bassi versi, quanto da stupire di quegli altri, ne' quali questa sua frottola mutņ.
Mai non vo piu cantar, come io soleva,
Ch'altri non m'intendeva, ond'hebbi scorno:
E puossi in bel soggiorno esser molesto.
MAR. Tra i componimenti di questo Poeta, dico di quelli, ch'egli per buon giudicio rifiutņ, ve ne ho letti alcuni, che non sono degni del suo nome. Come č quello, il cui fine dice,
Perņ son'io cosi tutto pelato.
E quell'altro al Colonna:
O decus magnum, ornamentum Romę,
E molti altri cosi fatti: ma questo per certo non meritava gia rimaner fuori dalla compagnia dell'altre sue rime.
Quella, che'l giovenil mio cor avinseNel primo tempo, ch'io conobbi Amore,
Del suo albergo leggiadro uscendo fuore,
Con gran mio duol d'un bel nodo mi cinse.
Ne poi nova bellezza l'alma avinse,
Ne luce circondņ, che fesse ardore,
Altro, che la memoria del valore,
Che con salde durezze la sospinse.
Ben volse quei, che con begliocchi aprilla,
Con nove fraudi ritentar sue arti;
Ma nova rete vecchio augel non prende.
E pur fui in dubbio tra Cariddi, e Silla,
| |
Amor Pastori Buccolicis Poetę Mantuani Petrarca Poeta Colonna Romę Amore Cariddi Silla
|