Ma il concorrente che a tutti sovrasta per la misteriosa profonditā del pensiero č il signor Giovanni Cānfora da Barletta (n. 294) cabalista infallėbile di metafisica e rompitore degli ovi della Divina Sapienza. Ei non ci ha dato che un manoscritto, ma, in esso, giace tutto un sistema di filosofėa, di profezėa, e di vėncite al lotto. Nč la poteva andare diversamente da che il signor Cānfora - com'egli medčsimo ci dichiara - non essendo nč uno scenziato, nč un architetto, ma un sčmplice meccānico, solo per intųito di un Ente Supremo potč venire che trattasse una idča e concretasse un tanto edificio.
      Il monumento s'intitola: Manus Dōmini. Invano - osserva l'autore - si cercheranno in esso rčgole architettōniche e proporzioni e rčgole di meccānica, imperocchč desso non fu costruito per modello da fabbricarsi, sė bene al fine di rimanerlo nella capitale dello Stato e presso la Casa Savoja... Perō le rčgole di equilibrio sōnosi osservate.
      Il monumento non si divide che in sei ōrdini.
      Il primo ōrdine rappresenta il trionfo delle cento cittā d'Italia, con quattro distinte fortezze agli āngoli, che spičgano non solo il quadrilātero lōgico, ma anche il fėsico che il Regno possiede. La prima entrata č di stile gōtico, per dimostrare che fino dagli antichi tempi si desiderava un monumento italiano posto nella capitale del Regno.... Nel cerchio del secondo lato si vede un arco e su di esso un cappello cinese, per significare, come dice poi, che quella certa aqua, prodotta da otto leoni (gli otto Stati d'Italia) che scende per due altri archi laterali (Culto e Civiltā) correrā veloce per tutte le direzioni del globo per sventolare il gran vessillo anche in Cina.