Osservazione questa, che è forse la meno profonda, ma la più sensata di tutto il manoscritto,
Dunque - prosegue il signor Cànfora - Pio IX nacque nel 92 del sècolo passato, Carlo Alberto nel 98 dello stesso sècolo, Leone XIII è nato nel 10 del sècolo in corso, Vittorio Emanuele II nel 20, Umberto I nel 44 ed il prìncipe Vittorino nel 69.
Sicchè, sommando le citate èpoche, si ha la somma di 333. Questa somma è il gran soggetto appartenente alla natura divina ed umana, per il che forma il vero triàngolo della divina sapienza, donata dal Creatore alle sue creature nella ragione di tutti i sècoli.
E questo soggetto è di proprietà di quel libro chiamato "Pechè...", che difficilmente può studiarsi da tutte le creature, perchè vèngono disperse e confuse nelle tènebre della Eternità. Ma l'uomo che si rassegna alla sua orìgine e quindi poggia il suo corpo sulla materia, ne forma delle immàgini da cui si scorge l'ideale del Sommo Fattore concretato presso la sua creatura; e questa di effetto si concretizza nell'unità dell'increata natura. Sicchè, da questa unione e dissunione, ne sorge appunto quella coll'uttazione (sic) misteriosa che vizio e virtù si appèllano, da cui ne galleggia la gloria del I°. - Per questi motivi appunto ho dato fuori due òpere per lo corso di anni 32. La 1a si appartiene al Culto Cattòlico Apostòlico Romano, la quale mette al posto il Sacrosanto mistero, che oggi è nell'ideale! per effetto della sua nullità - come verrà dimostrato. La 2a òpera lo è un monumento, che ho inalzato per dimostrare alla 1a: che essa non può avere il suo movimento senza rapportarsi all'altra.
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I mattoidi
Al primo concorso pel monumento in Roma a Vittorio Emanuele II
di Carlo Dossi (alias Carlo Alberto Pisani Dossi)
Sommaruga Roma 1884
pagine 47 |
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