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      Egli č per lei o per voi?...
      Per lei, il De-profundis va detto con un Te-Deum "
      Ma, ben incontrario, raddōppiano i singulti. E nella buca si gčttano fiori e vi si getta la prima palata di terra. Alberto sentissi la gina di cacciarvi anche il prete.
      E si rivolse turbato, e vide? Vide una delicata fanciulla, stretta, sotto le volte maestose di un Duomo, e tra gl'incensi, le melodėe, le faci, da sacro orrore; la mente affollata dalle pene infernali e dalle gioje del Paradiso; cercando con ansia nelle vite dei Santi i modelli; in brama di una celletta, senza conōscere ancora con che cosa si muta.
      Senonchč, l'istinto, svegliāndosele a un tratto, gliel dice.
      Che č? Sarčbbero forse le tentazioni di Sātana? sarčbbero queste le prove di cui tanto lesse e udė? Ma udė e lesse ben anche, che, per toccare la palma, bisognava combāttere, ed aspramente combāttere! Ed ecco iniziarsi una di quelle sequele di notti dal contėnuo accčndere e spčgnere il lume, notti di sbigottimento "paffate senza dormire & nč pure giacendo", in vita o girolando tra le lenzuola, "scaldata tanto nell'amore di Dio, che non nello spėrito solo, ma ancor nella carne infiammava & le pareva le uscisse soffio di fuoco".
      E allora Adelina, cui il terror del peccato acuėva lo sbāttito, strappāvasi dalle coltri, si rannicchiava sul tappetino, e, le mani alla faccia, reclinata la testa contro del letto, piangendo, supplicava Dio, la Madonna, i Santi, tutti i Beati, a salvarla, e lor giurava i voti i pių temerari.
      Ma "l'āngiol nero non rimetteva di bātterla". Diābolus in lumbis est! notti di ambascia si succedčvano a notti; la včrgine si struggeva.


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Vita di Alberto Pisani
di Carlo Dossi
pagine 177

   





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