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      La quale, sul primo, scorgendo una persona inusata, sostenne la vispa andatura; poi, raffigurato chi era, ne sobbalzò.
      Il signore Giorgini disse allora il papà vuole imparare l'inglese. Ei chiede se puoi disporre di qualche ora per giorno, e di quali. Verrebbe quì ed appoggiò la voce sul quì.
      Per me, sono lìbere tutte avvertì il giovanotto.
      Potrei dire anch'io lo stesso fe', sorridendo e con quel suo monello aggricciare di labbra, la tosa; (e dopo una irresoluzione) Alle due? le va?
      Enrico, che la bevea con gli occhi, e a stenti non con la bocca, fu per rispòndere che tutte le ore passate con lei, dovèano èssere belle al par di lei, belle ma si trattenne. Invece, parlò come scolare a maestro; le dimandò se l'inglese fosse una diffìcile lìngua, chièsele conto delle più buone gramàtiche, dei libri di prima lettura; insomma, cercò di tirare in lungo il collòquio, nè al certo lei d'accorciarlo. Oh! senza il babbo per terzo, chissà fin quando avrebbe continuato! Così, dovette finire. Enrico strinse la mano al papà, poi alla splendente fanciulla. E, da quest'ùltima stretta, il tremore, che nàque ai polsi dei due e si propagò per le vene, disse lor cose che avèano poco a che fare con l'Ollendorff e il Millhouse. Molto migliori però.
     
      VProgressi in inglese
     
      Il dì seguente, incominciàrono le lezioni: non mai fu uno scolare più assìduo di lui, nè una maestra più puntuale di lei. Uno sedeva ad un lato del tàvolo, l'altra all'opposto; tra loro, in sul terzo, impoltronàvasi il babbo, gli occhiali vôlti ad un libro; gli occhi, un po' a destra, un po' a manca.


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Vita di Alberto Pisani
di Carlo Dossi
pagine 177

   





Giorgini Ollendorff Millhouse