.. "capirà, noi gente d'affari..." Nondimeno, com'egli, a fortuna, abitava nella medèsima via del Pensionnat Anglais Catholique di donna Ines (e quì un altro saluto) così, vi avea tosto spedito il suo saltafossi e il biglietto, Sgraziatamente! la contessina, uscita a pranzare da una sua amica sposa, non era ancor rientrata...
Tuttavìa osservò Camoletti io avea già avuto l'onore di partecipare a donna Ines il pròssimo arrivo di sua signorìa. Donna Ines lo sospirava da un pezzo.
Anch'io fe' Leopoldo Pensi, avvocato, ch'essa toccava appena i sei anni, quand'io partii con papà. Ben mi ricordo; era una bimba cicciosa; bella, no certo; cattiva come la peste...
Oh allora! esclamò Camoletti la contessina di adesso, chi è?
Vero notò il giovanotto che le belle ragazze nàscono ai quìndici anni...
Infatti... fe' per dir l'avvocato.
Prego! interruppe Leopoldo La non mi dica niente. Mi lasci un po' d'improvviso
E sonò il campanello.
Un brougham! ordinò al servitore.
Intanto, il discorso si ridusse agli affari, e parve che tutti assieme andàssero a maraviglia, inquantochè i per fortuna in bocca di Camoletti fùrono un dieci a ciascun per disgrazia. Leopoldo, da parte sua, accennò a cambiamenti ch'egli volea nei fondi (i fondi visiterebbe nella settimana ventura), parlò di màchine agrarie commesse a Manchester; di un nuovo sistema d'affitti; di nuove colture; sul che, il discorso, continuando anche nel brougham, s'interessò vivamente tanto, che, al fermarsi di quello, il cocchiere dovette smontare, aprir lo sportello, e dire "signori!
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