Notte inìqua! Alberto esclamò.
E adesso riprese Fiorelli èccoci alla mia avventura! Nel ritornare, dico a Giuseppe, il cocchiere, di prèndere a dritta la via di circonvallazione. Volevo passare nel borgo di Porta Fiorita per dare un'occhiata alla Togna... sai, quel biondone...
No, davvero, non so.
Già; non è un libro... Siamo dùnque in cammino, quando Giuseppe picchia in un vetro (io lo sbasso) e mi dice "guardi". Guardo. Una cittadina, dinanzi a noi, va in isbieco, in biscia, e ne sòrtono grida "Fèrmala!" dico. "Ferma" vocia Giuseppe... Sì aspetta! La cittadina tira di lungo. Allora il mio uomo, lascia che la si avvicini alle piante, oltrepassa, e le attraversa la via. E quella, investendo un mucchio di ghiaja, ristà. Apro lo sportello; s'apre anche l'altro, ed ecco uscirne due donne...
Due maraviglie, eh? fece Alberto in tono motteggiatore.
Avèano giù la veletta oppose Fiorelli Ed una, avanzàndosi a me, che andavo vèr lei, disse che il loro cocchiere dovea èssere brillo. "Altro!" io esclamo "dia un occhio". Ei già dormiva e russava. "Il cocchiere" ella disse "giungendo dalla stazione, in cambio della barriera, ha tenuto per quà..." "Recando a me la fortuna di poterla servire" interrompo; e le offro il mio brougham. Ed ella, un momento indecisa, come sente il mio nome, accetta. Tacio i ringraziamenti. Èntrano, lei, cameriera, sacche, sacchette... Io alzo il siederino per me, e...
Alberto uscì in un lieve sbadiglio.
Neh! stammi desto raccomandò. Enrico, dàndogli contra siamo alle frutta.
| |
Alberto Fiorelli Giuseppe Porta Fiorita Togna Giuseppe Giuseppe Alberto Fiorelli
|