Ciò portò ad un logoramento di forze e ad un prolungamento della guerra, per la necessità di raccogliere, volta a volta, le enormi quantità di mezzi e di forze necessarie a svilupparle.
È certo che, se gli eserciti fossero stati armati di fucili a bacchetta e di cannoni ad avancarica, non avremmo visto né trincee di cemento armato né reticolati di filo di ferro, e la grande guerra sarebbe stata decisa in pochi mesi.
Invece la grande potenza delle armi si urtò e si spuntò contro la ancor più formidabile resistenza della corazza che vi si oppose, e fu d'uopo battere e ribattere lungamente su tale corazza prima di giungere a spezzarla ed a mettere allo scoperto il cuore del nemico.
Questo fatto salvò l'Intesa, perché le dette il tempo di provvedere, e perfino di creare degli eserciti ex novo, ma, per converso, portò all'esaurimento quasi completo dei vincitori e dei vinti.
I tedeschi, nella loro preparazione alla guerra, tennero conto del valore che avrebbe assunto la difensiva in virtù dell'accrescimento delle armi da fuoco. Essi concepirono la guerra nella sua forma più offensiva, si provvidero delle armi più adatte - 305 e 420 - per sbarazzarsi al più presto la strada dagli ostacoli costituiti dalla fortificazione permanente in uso, ed iniziarono la lotta svolgendo l'offensiva più decisa: ma, quando le circostanze li costrinsero ad assumere la difensiva sulla fronte francese, si coprirono con una sistemazione così complessa e così adatta allo scopo che sorprese gli avversari e che non poteva essere improvvisata, ma studiata e predisposta da lunga mano.
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Intesa
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