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      Un aereo situato in un punto A minaccia ugualmente tutti i punti che si trovano sulla superficie racchiusa in un cerchio avente per centro A e per raggio il raggio d'azione, che può essere di centinaia di chilometri, dell'aereo. Aerei disseminati dovunque sulla superficie di questo stesso cerchio possono puntare contemporaneamente, facendo massa, sul punto A.
      Perciò le forze aeree minacciano ugualmente tutto il territorio compreso nel loro raggio d'azione, possono portarsi sul punto che intendono attaccare partendo da punti lontani fra di loro, possono giungere in massa al punto prescelto con una rapidità superiore a quella di tutti gli altri mezzi conosciuti; sono, perciò, forze squisitamente adatte all'attitudine offensiva, in quanto che è loro permesso di lasciare l'avversario, fino all'ultimo momento, nella più grande incertezza circa il punto che intendono attaccare e, quando l'attacco si è chiarito, non lasciano più tempo al difensore di far accorrere rinforzi sul punto attaccato, perché lo svolgimento di un attacco è rapidissimo, dato che, in generale, consiste semplicemente nel lasciai cadere masse di proiettili sul bersaglio prescelto.
      La capacità offensiva dell'aereo è talmente grande da portare a questa conseguenza in sé assurda: per difendersi da una offensiva aerea occorrono più forze che non per attaccare.
      Se il nemico possiede una forza aerea offensiva X, tale forza, anche se dislocata in diversi punti del suo territorio, può agire in modo da concentrare la sua azione, volta a volta, ed a suo arbitrio completo, su un certo numero di obbiettivi, situati nel nostro territorio o sul nostro mare, entro determinati limiti, dipendenti dal suo raggio d'azione.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207