Meno casi eccezionali, i bersagli che si presentano alle artiglierie sono bersagli preparati a ricevere il tiro delle medesime mentre i bersagli convenienti al bombardamento aereo sono quelli non predisposti a ricevere tale bombardamento.
I bersagli delle offese aeree debbono essere sempre grandi: i piccoli bersagli hanno piccola importanza e non meritano, generalmente, che di essi ci si preoccupi.
Il criterio che deve guidare le azioni di bombardamento aereo deve essere il seguente: il bombardamento deve distruggere completamente il bersaglio preso di mira, di modo che, su di uno stesso bersaglio, non sia necessario agire che una sola volta. Giungere su di un bersaglio, rappresenta sempre un'operazione soggetta a determinati rischi, che č bene affrontare una volta sola, e la distruzione completa dell'obbiettivo prescelto, oltre all'effetto materiale, produce un effetto morale che puņ avere enormi ripercussioni. Basta immaginare ciņ che accadrebbe, fra la popolazione civile dei centri abitati, quando si diffondesse la notizia che i centri presi di mira dal nemico vengono completamente distrutti, senza lasciare scampo ad alcuno.
I bersagli delle offese aeree saranno quindi, in genere, superfici di determinate estensioni sulle quali esistano fabbricati normali, abitazioni, stabilimenti ecc. ed una determinata popolazione.
Per distruggere tali bersagli occorre impiegare i tre tipi di bombe: esplodenti, incendiarie e velenose, proporzionandole convenientemente. Le esplosive servono per produrre le prime rovine, le incendiarie per determinare i focolari di incendio, le velenose per impedire che gli incendi vengano domati dall'opera di alcuno.
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