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      Il carico utile complessivo deve essere tale che, assicurata una conveniente conduzione dell'apparecchio ed un conveniente impiego delle armi entro il raggio normale d'azione, il carico bombe non risulti troppo basso in modo da esigere, per la costituzione dell'unità, un numero troppo grande di apparecchi, il che appesantirebbe l'unità stessa.
      A mio parere l'unità da bombardamento non dovrebbe, come ho detto, essere composta di un numero di apparecchi superiore a 12 né inferiore a 4.
      Tali sono le caratteristiche generali d'impiego che dovrebbe presentare un apparecchio da bombardamento, caratteristiche che, fissate in cifre, dovrebbero venire richieste ai costruttori.
      Ho già accennato alla grande importanza dell'efficacia dei materiali attivi contenuti nelle bombe; basta, di fatto, raddoppiare tale efficacia per raddoppiare, mantenendo tutto il resto inalterato, la potenza di un'Armata Aerea.
      È qui necessario, a tale riguardo, non economizzare in alcun modo, né nello studio né nei mezzi.
      I materiali attivi si dividono in tre categorie: esplodenti, incendiari e venefici; ed è necessario, oltre la ricerca della maggiore efficacia assoluta dei materiali di ogni categoria, ricercare la maggiore efficacia della loro combinazione, opportunamente proporzionandoli nei bombardamenti.
      Si intuisce - e l'esperienza potrà confermarlo - che, nelle combinazioni distruttive, i materiali esplodenti entreranno in minima parte, data l'azione più estesa dei materiali incendiari e venefici.
      Su bersagli costituiti da fabbricati normali - magazzini, officine, stabilimenti, centri abitati - la distruzione più completa potrà ottenersi provocando incendi e paralizzando, con materiali venefici, ogni attività umana durante un certo tempo.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





Armata Aerea