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      Eccezionalmente potranno essere utili bombe contenenti solo esplosivo, come, ad esempio, per rendere inutilizzabili, per qualche tempo, campi d'aviazione col produrre in essi imbuti di scoppio.
      Ma la definizione dell'armamento più conveniente rappresenta una questione di particolari, alla quale ho voluto accennare solo per dare un'idea del complesso dei problemi che importa la costituzione dell'unità da bombardamento.
     
     
     
      CAP. XI
     
      L'UNITÀ DI COMBATTIMENTO
     
      Le unità da combattimento hanno lo scopo di sbarazzare la via, dalle possibili opposizioni aeree del nemico, alle unità da bombardamento affinché queste possano compiere le loro missioni. Esse debbono quindi essere adatte essenzialmente a combattere nell'aria; conviene quindi, anzitutto, che ci formiamo un'idea, il più che possibile esatta, del combattimento nell'aria.
      Prima della grande guerra molti negavano perfino la possibilità del combattimento nell'aria, tanto che i primi apparecchi che si impiegarono in guerra erano sprovvisti di armi adatte al combattimento nell'aria, salvo, forse, qualche rara eccezione.
      Al combattimento nell'aria, invece, bisogna necessariamente venire: qualunque azione compia il nemico, la compie a suo vantaggio e contro di noi, perciò qualunque azione nemica deve venire contrastata. Non era possibile ammettere, ad esempio, che i nostri apparecchi da ricognizione, incontrando apparecchi da ricognizione nemici, non agissero in alcun modo per impedir loro la ricognizione sopra di noi, e viceversa.
      Così nacque il combattimento nell'aria, spontaneamente, per la necessità delle cose; gli apparecchi si armarono e gli aviatori cercarono di offendersi e di difendersi.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207