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      Il concetto informatore è identico: compiere una operazione sfuggendo i contrasti nemici, ed è un concetto stridente, in quanto che, in guerra, bisogna disporre di potenzialità adatte a compiere operazioni non ostante il contrasto nemico.
      Ma, indipendentemente da ciò, è evidente che anche gli apparecchi da bombardamento diurno, basandosi sulla velocità, risultano instabili.
      Ben diversi sono i concetti che ho esposto relativamente agli apparecchi che debbono costituire la massa dell'Armata Aerea. Tanto quelli da bombardamento, quanto quelli da combattimento, non necessitano che di una velocità media e non fanno assegnamento alcuno sulla loro velocità. Poco importa che il perfezionamento tecnico possa fornire apparecchi da bombardamento e da combattimento che, pur mantenendo inalterate le altre caratteristiche, possano dare una velocità superiore di 10 o 20 chilometri all'ora. Nessuna necessità impellente costringerà a cambiare l'armamento. Per seguire il progresso tecnico sarà sufficiente tener conto del naturale rinnovo dell'armamento stesso. I perfezionamenti toccano sempre gli estremi, ma interessano relativamente le medie.
      Perciò l'armamento di un'Armata Aerea possiede la stabilità necessaria a qualsiasi armamento per risultare una forza veramente efficiente.
      Ma c'è di più. E qui tocco un argomento che svilupperò in seguito. Se si esaminano le caratteristiche d'impiego che ho definito trattando degli apparecchi da bombardamento e da combattimento, si osserva che queste caratteristiche sono, in linea generale, pressoché identiche a quelle dell'impiego civile dell'aviazione.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





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