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      Questo è il concetto fondamentale che deve reggere lo sviluppo della guerra aerea.
     
     
     
      CAP. XV
     
      SVOLGIMENTO DELLA GUERRA AEREA
     
      Fino a che le forze aeree delle varie nazioni conserveranno la forma attuale, costituendo più che altro mezzi ausiliari degli eserciti e delle marine, non potrà, in caso di conflitto, svolgersi una vera e propria guerra aerea: si svolgeranno, invece, dei combattimenti aerei, di maggiore o minore importanza, ma sempre in relazione od in dipendenza delle operazioni terrestri o marittime. Perché possa svilupparsi una vera e propria guerra aerea è necessario, anzitutto, che vengano creati gli elementi della medesima.
      La nazione che per la prima si provvederà di una Armata Aerea verrà a trovarsi in condizioni di superiorità, almeno temporanea, finché le altre non ne abbiano seguito l'esempio, perché verrà a possedere un mezzo offensivo formidabile di cui le altre saranno sprovviste. La necessità dell'equilibrio indurrà le altre nazioni a seguire l'esempio di quella prima che si provvederà di una Armata Aerea; perciò, inevitabilmente, ed in un non lontano avvenire, tutte le nazioni, oltre agli Eserciti e le Marine, verranno a possedere Armate Aeree. Per studiare lo svolgimento della guerra aerea considereremo i due casi:
     
      1. - Conflitto fra due nazioni, l'una disponente di una Armata Aerea e l'altra no.
      2. - Conflitto fra due nazioni provviste ambedue di Armate Aeree.
     
      Cominciamo a considerare il primo caso: la nazione A possiede una Armata Aerea; la nazione B possiede una aviazione del tipo attuale.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





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