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      150 all'ora, teoricamente, volerebbe colla velocità di km. 300 all'ora alla quota di m. 5000, e con quella di km. 1500 all'ora alla quota di m. 18.000, e non avrebbe più plafond perché, più si innalzerebbe, più avrebbe facilità di innalzarsi.
      Naturalmente questi sono limiti teorici che la pratica non potrà mai raggiungere, ma verso cui il progresso tende, ed i tecnici, di fatto, non disperano che, in un prossimo avvenire, si possa, normalmente ed economicamente, viaggiare alla quota di 10.000 metri ed alla velocità di km. 500 all'ora.
      Naturalmente, quando il volo normale si svolgesse ad una tale altezza, le persone dovrebbero trovarsi in cabine perfettamente chiuse, nelle quali l'aria sarebbe mantenuta alla pressione costante del livello del mare, come quella di alimentazione dei motori.
      La possibilità di trasportare cogli aeroplani pesi molto rilevanti e di raggiungere economicamente grandi velocità permette di allargare il raggio d'azione degli aerei e di fornirli di ogni comodità di bordo.
      Ciò che si può intravedere circa i prossimi perfezionamenti tecnici assicura che la navigazione aerea assumerà necessariamente un grande sviluppo, specie per i lunghi percorsi. Verrà un giorno in cui nessuno penserà più di servirsi dei piroscafi per attraversare l'oceano, come oggi nessuno pensa di attraversare l'oceano con una nave a vela.
      Parallelamente andrà accrescendosi la potenza offensiva degli aerei considerati come macchine da guerra, e nulla vieta pensare che in un non lontanissimo avvenire il Giappone possa attaccare gli Stati Uniti per via d'aria, o viceversa.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





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