L'impiego, in caso di guerra, viene fatto da enti indipendenti fra di loro, perciò l'accordo non può risultare che aleatorio, tanto più mancando ogni precedente affiatamento(10).
Tutto ciò ha apportato sempre gravi inconvenienti, ma più ancora ne apporterà nell'avvenire, sia perché l'attività guerresca tende sempre più ad assorbire, in guerra, tutte le attività nazionali, e perciò provoca gravi interferenze, sia perché il nuovo fattore della forza aerea tende sempre più a crescere di valore.
Più ancora che per il passato, sarebbe necessario, oggi, attenersi strettamente alla logica delle cose, ed occorrerebbe che un Ente, che non fosse Esercito, e che non fosse Marina, ma potesse scorgere nettamente la visione complessiva della guerra, stabilisse, senza preconcetti, l'esatto valore bellico reciproco delle tre forze fondamentali, per ottenere il massimo rendimento del loro insieme.
Ma ciò non è; e siccome occorre partire dal presente, è necessario prendere la situazione al punto in cui si trova.
L'Aeronautica, oggi, è qualche cosa che non è Esercito e non è Marina, pure partecipando all'una ed all'altra, nonché all'ambiente civile.
Basta esporre la cosa in questi termini - termini esatti - per comprendere come la sua organizzazione debba necessariamente peccare.
Bisogna, secondo me, incominciare collo stabilire dei principi fondamentali, e cioè:
1. I mezzi aeronautici che sono utilizzati dall'Esercito e dalla Marina per agevolare ed integrare le loro azioni nel campo della loro zona d'azione, fanno parte inscindibile, rispettivamente, dell'Esercito e della Marina, e sono, quindi, ancora Esercito e Marina;
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Ente Esercito Marina Aeronautica Esercito Marina Esercito Marina Esercito Marina Esercito Marina
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