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      Per sfruttare convenientemente la sua posizione privilegiata, l'Italia deve, non solo trovarsi in grado di rispondere alla navigazione aerea mediterranea internazionale, ma prevenire questi bisogni in modo da eccitare, essa stessa, lo sviluppo di tale navigazione.
      Evidentemente l'impianto di una linea aerea Torino-Roma-Alessandria d'Egitto provocherebbe l'impianto della linea Londra-Parigi-Torino e quello di linee aeree da Alessandria verso il Sudan e la Palestina. Noi dobbiamo quindi provvedere non solo alla istituzione delle grandi comunicazioni aeree interne e coloniali, ma anche a tutte quelle che, attraverso il Mediterraneo, rilegano le nostre coste all'Africa, all'Asia ed alla penisola Balcanica; dobbiamo cioè istituire il grande fascio di smistamento delle linee aeree del vecchio mondo.
      Poiché la penisola Balcanica è più vicina a noi che ad altri ed in essa l'industria aeronautica è in ritardo, è conveniente che noi provvediamo anche alla navigazione interna di tale penisola, ciò che ci è grandemente facilitato dal fatto che i porti italiani sulla costa orientale dell'Adriatico costituiscono le basi naturali per spingersi verso la Russia meridionale e l'Asia Minore, appunto attraverso la regione Balcanica.
      Da queste brevi e riassuntive considerazioni risulta che l'Italia è, forse, la nazione che più di tutte le altre è interessata allo sviluppo della navigazione aerea. Indipendentemente dai vantaggi di ordine generale accennati, un adeguato sviluppo della navigazione aerea ne apporterebbe altri che debbono essere giustamente valutati, e cioè:


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





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