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      È necessario che qualcuno risponda verso il Paese dell'Aviazione nazionale sotto tutti i suoi aspetti, ma occorre che questo qualcuno possa rispondervi non solo, ma dedichi tutta la sua attività allo scopo, senza essere distratto da altre cure.
      Se l'aviazione nazionale è oggi molto modesta, non importa; l'aviazione è in rapido divenire e non sappiamo ciò che potrà essere domani, sia nel campo civile che in quello militare. Se, oggi, l'aviazione nazionale è modesta, abbia un Ministero modesto, adatto a preparare l'avvenire: un corpo acefalo non può svilupparsi perché non può neanche aver vita.
      Cominciando dal piccolo, facilmente si giunge al grande; e cominciare dal piccolo è necessario quando si deve affrontare una cosa nuova che trova gli uomini impreparati.
      Ritengo perciò che all'aviazione bisognerebbe dare una testa propria: creare cioè il Ministero dell'aria. Scendere a maggiori particolari su di una proposta di organizzazione dell'aviazione sarebbe ozioso: i particolari non possono derivare che dall'organizzazione centrale.
      A questa, anzitutto, occorre provvedere: il resto verrà di conseguenza.
     
     
     
      CAP. XXV
     
      LE STRADE AEREE
     
      Prima di concludere ritengo necessario soffermarmi alquanto su questo argomento di capitale importanza.
      Il mezzo aereo non ha bisogno di strade, nel senso che comunemente si dà a questa parola, perché per esso tutto lo spazio è strada.
      Ma anche il mare è strada per i mezzi galleggianti, tuttavia il fiorire di una navigazione marittima dipende dalle predisposizioni che per essa si prendono sulla terra.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





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