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      Affermare ciò sarebbe, a mio parere, più audace che non affermare che l'aviazione ausiliaria è inutile, superflua e dannosa.
     
     
     * * *

     
      Ho detto che l'A. A. deve rispondere alle seguenti due condizioni:
     
      1°) Condizione essenziale: risultare idonea alla lotta per la conquista del dominio dell'aria.
      2°) Condizione integratrice: risultare idonea, una volta conquistato il dominio dell'aria, ad esercitarlo in modo da determinare lo spezzarsi delle resistenze materiali e morali del nemico.
      Ed ho dimostrato che, se si intende come io intendo - dominio dell'aria quello stato di fatto che consente di volare di fronte ad un avversario posto nelle condizioni di non poter volare:
     
      1°) Una A. A. che riesca a conquistare il dominio dell'aria, pur non risultando idonea ad esercitarlo in modo da determinare lo spezzarsi delle resistenze materiali e morali dell'avversario, potrà sviluppare un'azione efficacissima in ordine al conseguimento della vittoria.
      2°) Una A. A. che riesca a conquistare il dominio dell'aria e risulti idonea ad esercitarlo in modo da determinare lo spezzarsi delle resistenze materiali e morali del nemico, potrà assicurare la vittoria, indipendentemente da quanto può accadere sulla superficie.
     
      Queste due proposizioni sono assiomatiche e non possono venire contraddette che alterando il significato da me dato - in omaggio alla lingua italiana - alle espressioni usate.
      Ora per riuscire a conquistare il dominio dell'aria - e cioè a mettere il nemico in condizioni di non poter più volare conservando a sé stessi tale facoltà - è necessario privare il nemico dei suoi mezzi di volo, il che non può essere ottenuto che col distruggerglieli conservando una parte dei propri.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207

   





Una A Una A