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      La difesa aerea di un centro, per essere efficace, ossia perché riesca effettivamente ad impedire l'offesa sul centro, deve vincere l'azione nemica. Perciò la difesa aerea di un centro deve poter opporre all'avversario una forza da combattimento almeno uguale alla forza da combattimento che quello può presentare. Ora, se il nemico opera seguendo le sane regole di guerra, agisce in massa. La difesa aerea di un centro deve, per risultare efficace disporre di una quantità di mezzi da combattimento uguale alla massa dei mezzi da combattimento avversari, perché, se ciò non si verifica, la difesa aerea sarà battuta ed il centro offeso.
      Ma, poiché l'arma aerea ha un grande raggio d'azione, una A. A. può minacciare potenzialmente diversi centri; e poiché le offese aeree si svolgono con estrema rapidità, se si volesse avere una certa probabilità di riuscire a difendere i centri potenzialmente minacciati, occorrerebbe dislocare in diversi punti del territorio soggetto gruppi di mezzi di difesa aerea, costituendo ogni gruppo con una forza da combattimento uguale alla massa delle forze di combattimento avversarie.
      Oltre a ciò occorrerebbe stabilire tutta una complicata rete di segnalazioni e mantenere tutte le forze aeree costantemente pronte all'azione.
      L'arma aerea, ripeto, possiede un carattere così eminentemente offensivo che volendola impiegare difensivamente si giunge all'assurdo di dovere essere più forti dell'attaccante, e di dovere mantenere questa forza aerea preponderante completamente inattiva - perché incapace di conseguire un qualsiasi scopo positivo - e soggetta completamente all'iniziativa avversaria.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207