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      Tutta la grande massa delle forze aeree ausiliarie, non adatta al combattimento ed al bombardamento, non potrà pesare efficacemente sull'esito della lotta per il dominio dell'aria, e dovrà rimanere pressoché inattiva, cercando di sfuggire alla distruzione, specialmente sulla superficie.
      Perciò, a parità di altre condizioni, il dominio dell'aria sarà necessariamente conquistato dall'A. A. Di fronte ad una A. A. composta secondo le mie concezioni, non si può opporre che una A. A. composta analogamente ed agente cogli identici criteri. Qualunque altra formazione di A. A. e qualunque altro criterio di azione risultano impropri alla guerra aerea, e sfido chiunque a provarmi il contrario.
     
     
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      Tutte le conclusioni ottenute sono state tratte stabilendo semplicemente che:
     
      1°) I mezzi da combattimento debbono risultare idonei al combattimento nell'aria;
      2°) I mezzi da bombardamento debbono risultare idonei all'offesa contro la superficie.
     
      A questo punto possiamo scendere ad idee più concrete, e cioè a definire quali debbono essere le caratteristiche che fanno da combattimento o da bombardamento un mezzo aereo in un'A. A.
     
     
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      Mezzi da combattimento. Il combattimento nell'aria si svolge mediante azioni di fuoco fra aerei. Perché un aereo sia adatto a combattere nell'aria bisogna che risulti capace di svolgere azioni di fuoco e sostenere le azioni di fuoco svolte dall'avversario.
      Un aereo, nell'aria, può venire attaccato dal fuoco avversario da tutte le direzioni; deve quindi essere in grado di rispondere al fuoco avversario in tutte le direzioni.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207