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      Del resto tutto ciò non può essere praticamente desunto che col metodo sperimentale.
     
     
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      Protezione. La protezione ha lo scopo di conservare l'arma in potenza diminuendo la sua vulnerabilità. Fra due apparecchi ugualmente armati ma aventi, ad esempio, vulnerabilità l'uno doppia dell'altro, è evidente che il meno vulnerabile possiede una capacità offensiva doppia, perché sotto le stesse offese può mantenersi in potenza il doppio di tempo o mantenersi in potenza un ugual tempo sotto offese doppie. La caratteristica "protezione" ha quindi un grandissimo valore materiale, oltre che morale, e non bisogna ritenere che il peso che importa sia sempre male o poco bene utilizzato, anche se talvolta può andare a scapito dell'armamento.
      La protezione interessa l'apparecchio isolato e su di esso non ha influenza la formazione, tuttavia si comprende facilmente come la protezione venga a pesare relativamente di meno quanto più si riduce il numero degli apparecchi, pur conservando inalterata la potenzialità complessiva.
     
     
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      Velocità. Per quanto la maggiore velocità rappresenti un vantaggio indiscutibile nel combattimento, sta il fatto che, come ho ampiamente dimostrato, l'A. A. non dovrà cercare l'incontro né imporre il combattimento, e quindi la maggiore velocità ha una importanza relativa e di qualche valore solo per l'A. A. meno forte che potrebbe valersene per sfuggire il combattimento. Non conviene quindi troppo sacrificare le altre caratteristiche per esaltare la velocità.


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Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207