Naturalmente lo schieramento varia a seconda dell'ipotesi di guerra che si prende in considerazione, ma, per ogni ipotesi, deve venire esattamente determinato affinché ognuno sappia, al caso, dove andare. Perciò tutte le unità dell'aviazione militare debbono trovarsi sempre pronte a mobilitarsi immediatamente ed a trasferirsi immediatamente nella località loro designata dallo schieramento da attuarsi per una determinata ipotesi di guerra.
Perché una unità aerea possa mobilitarsi immediatamente, occorre che essa sia permanentemente provvista di tutti quei mezzi che le sono indispensabili a vivere e ad agire in modo autonomo durante tutto quel tempo che occorrerà, una volta effettuato lo schieramento, a stabilire, fra l'unità aerea e gli organi retrostanti, una corrente regolare e continua di rifornimenti.
L'insieme di questi mezzi può chiamarsi carico di mobilitazione, e deve comprendere: parti di ricambio, apparecchi e motori, mezzi per effettuare piccole riparazioni, materiali di consumo, ricoveri per materiale e personale, armi e munizioni, dotazioni cartografiche, materiali di equipaggiamento, ecc. ecc., e tale carico deve risultare costantemente al completo, ossia, per la massima parte, deve risultare in più dei mezzi che costituiscono il carico d'esercizio, ossia che servono nei tempi normali di pace. Siccome è evidente che occorre mettersi nelle migliori condizioni, e cioè partire armati di apparecchi al massimo grado di efficienza, l'unità dovrà, in tempo di pace, possedere una quantità di apparecchi e di motori superiore a quella che mobilita, perché questi debbono mantenersi costantemente in piena e completa efficienza.
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