Pagina (199/207)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      Ho accennato allo schieramento nelle varie ipotesi di guerra. Dire: le unità aeree debbono schierarsi, è affermare una necessità primordiale; ma perché tale necessità possa venire soddisfatta in ordine ad una potente massa aerea che deve venire immediatamente impiegata, occorre, anzitutto, studiare per ogni ipotesi di guerra, in corrispondenza degli obbiettivi della azione aerea e dello schieramento terrestre e marittimo, la dislocazione più opportuna di tutte le unità aeree, ossia definire materialmente, per ognuna di esse, la località nella quale dovrà trasferirsi e, data la natura dei nostri terreni intensamente coltivati, predispone che i campi prescelti possano venire immediatamente adattati come campi di partenza e di atterraggio.
     
      Ho accennato al problema dei rifornimenti. Perché le forze aeree si possano mantenere in efficienza durante la lotta è necessario che giungano ad esse rifornimenti d'ogni natura. Per dare un'idea della massa di lavoro che ciò importa, basti ricordare che la guerra passata ha dimostrato che per mantenere in linea 100 apparecchi occorre scaglionarne 300 e che l'industria sia in grado di produrne un centinaio al mese. Nei conflitti a venire poiché le forze aeree verranno impiegate con maggiore intensità, che non nella guerra passata, forse, il rifornimento esigerà una massa di lavoro maggiore.
      La reale potenza di una forza aerea dipende dunque da una grande quantità di coefficienti dei quali nessuno può ridursi a zero, e perciò, quando si voglia giudicare del reale valore di una potenza aerea, occorre tenere conto di tutti i coefficienti che la determinano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il dominio dell'aria
di Giulio Douhet
De Alberti
1927 pagine 207