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Su, su, giovani! sulle mura d'ogni vostro paese, nei marmi votivi, sono scolpiti i nomi dei vostri cari - e quei nomi sono solcati dal sangue dei morti e dalle lagrime dei superstiti - sangue e lagrime che valsero a darvi una patria libera e indipendente!
Innanzi a tali ricordi l'irrisione diventa bestemmia!... - Giovani d'Italia venite con me a salutare i soldati del patrio risorgimento!
A. ELIA.
CAPITOLO I.
Garibaldi in America.
Nato in Ancona il 4 settembre del 1829 e figlio d'un marinaro, Elia volle fin dalla tenera età di nove anni intraprendere esso pure la carriera del mare incominciando ad esercitarla da mozzo e percorrendola tutta, fino a diventare Capitano di lungo corso.
Nei suoi viaggi più volte gli era occorso di entrare in relazione con patrioti italiani; nei loro discorsi aleggiava già la fulgida figura di Giuseppe Garibaldi. Si sentivano entusiasmati dal racconto delle eroiche azioni da lui compiute nell'America del Sud, ne apprendevano i particolari con avidità e ne facevano prezioso tesoro. Era tutta un'epopea che vedevano svolgersi intorno all'eroe, e loro sembravano omeriche gesta quelle compiute in difesa della piccola repubblica dell'Uraguay invasa dalle truppe del terribile Rosas, e fra le altre, la campagna del Paranà combattuta da Garibaldi con tre piccoli legni, male armati, contro tutta la flotta Argentina comandata dall'Ammiraglio Brown; e particolarmente il combattimento di Nuova Cava decantato quale uno dei più brillanti fatti navali. La gloriosa giornata di Sant'Antonio al Salto fu poi quella che illustrò il nome italiano e rese celebre quello di Garibaldi; combattimento di leoni che il Generale stesso descrisse così:
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