Quando si seppe dell'arrogante risposta del generale austriaco, la popolazione proruppe unanime in un sol grido. "Guerra! Guerra!"
Gli austriaci mossero allora all'assalto della città, inoltrandosi fino a San Francesco di Paola; ma i Bresciani usciti da porta di Torre Lunga, giunsero a San Francesco, alle spalle degli austriaci, alle prese con le bande dei nostri, e impegnarono una mischia micidiale.
Il combattimento durò fino alla sera con la peggio degli Austriaci, che, abbandonate le conquistate posizioni, si ritirarono nei loro attendamenti di S. Eufemia.
Così ebbe fine la memorabile giornata del 26 marzo.
Il 27 gli imperiali a mezzodì ripresero le ostilità, si spinsero fino a Rebuffone a poca distanza da Torre Lunga, dove i Bresciani erano appostati alla difesa. Gli Austriaci, piantata una batteria sopra l'erta della Villa Maffei, si diedero a fulminare i bravi difensori, mentre nello stesso tempo il Castello iniziava il bombardamento prendendo i Bresciani fra due fuochi. Ma le cannonate, il bombardamento, gli incendi non sgomentavamo i valorosi Bresciani, che anzi, inaspriti dalla ferocia del nemico, moltiplicarono gli atti di eroismo; tanto che quando videro verso sera rallentare e cessare il fuoco da parte degli imperiali che rientravano nel loro accampamento, gli eroici difensori, comandati dallo Speri, con rapida sortita, si slanciarono sull'inimico ed in breve furono addosso alla retroguardia austriaca facendone strage.
La sera la città era in festa per la felice resistenza opposta al nemico; e il Comitato della difesa pubblicava il seguente manifesto.
| |
San Francesco Paola Bresciani Torre Lunga San Francesco Austriaci S. Eufemia Rebuffone Torre Lunga Bresciani Austriaci Villa Maffei Castello Bresciani Bresciani Speri Comitato
|