Soldati di questo Corpo d'Armata!
Vi conduco contro una masnada di briachi stranieri, che sete d'oro e vaghezza di saccheggio, trasse nei nostri paesi.
Combattete, disperdete inesorabilmente quei compri sicari, e per mano vostra sentano l'ira di un popolo, che vuole la sua nazionalità e la sua indipendenza.
Soldati!
L'invitta Perugia domanda vendetta e, benchè tarda, l'avrà.
Il generale comandante il 4° corpo d'armata
Cialdini"
Garibaldi, informato che il generale Cialdini aveva disfatto a Castelfidardo i mercenari del Papa capitanati dal Lamoricière, emanava il seguente ordine del giorno:
Caserta, 5 ottobre 1860
Il quartiere generale è a Caserta; i nostri fratelli dell'Esercito italiano, comandati dal bravo generale Cialdini, combattono i nemici d'Italia e vincono.
L'esercito di Lamoricière è stato disfatto da quei prodi. Tutte le provincie serve del Papa sono libere. Ancona è nostra: i valorosi soldati dell'esercito del settentrione hanno passata la frontiera e sono sul territorio napolitano. Fra poco avremo la fortuna di stringere quelle destre vittoriose.
G. Garibaldi"
Il 7 ottobre indirizzava a Vittorio Emanuele la lettera seguente:
Sire!
Mi congratulo colla Maestà Vostra per le brillanti vittorie riportate dal vostro bravo generale Cialdini e per le felici loro conseguenze. Una battaglia guadagnata sul Volturno ed un combattimento alle due Caserte, pongono i soldati di Francesco II nell'impossibilità di più resisterci. Spero dunque poter passare il Volturno domani. Non sarebbe male, che la M. V. ordinasse a parte delle truppe, che si trovano vicino alla frontiera abruzzese, di passare quella frontiera e fare abbassare le armi a certi gendarmi che parteggiano ancora pel Borbone.
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