Il 2° Corpo non passò il Mincio; ma con la 6a Divisione ed una brigata della 4a varcò la frontiera delle Grazie ed occupò Curtatone e Montanara; l'altra brigata della 4a Divisione fu posta sulla destra del Po, osservando Borgoforte.
Le divisioni Longone e Angioletti rimasero nei pressi di Castelluccio.
Tutti questi movimenti, come si disse, non incontrarono alcuna resistenza. L'assenza di forze austriache nella pianura avanti Verona, indusse il generale La Marmora a ritenere che il nemico avesse rinunziato a difendere il terreno fra l'Adige e il Mincio, e che si sarebbe limitato a contrastare il passo del primo fiume. Perciò venne nel concetto di gettarsi arditamente fra le piazze di Verona, Peschiera e Mantova, per separarle una dall'altra, ed occupare una forte posizione che, richiamando l'attenzione del nemico, favorisse il passaggio del 4° Corpo d'Armata, concentrato fra Bologna e Ferrara. In conseguenza di questo presupposto(107) diede gli ordini perchè il 1° Corpo occupasse Castel Nuovo, S. Giustino e Sorra. Il 3°, prolungando questa linea, avesse occupato Somma-Campagna e Villafranca.
Ordinava infine che il 2° Corpo, passando il Mincio a Goito, avesse occupato quel paese, Marmirolo e Roverbella, quale riserva generale.
Tutti questi movimenti dovevano farsi nelle prime ore antimeridiane del giorno 24.
*
* *
Garibaldi aveva accettato con gran cuore, che Trento, fosse l'obbiettivo delle sue operazioni; ma v'erano altre vie per giungervi oltre quella all'ovest del Garda.
| |
Corpo Mincio Divisione Curtatone Montanara Divisione Borgoforte Longone Angioletti Castelluccio Verona La Marmora Adige Mincio Verona Peschiera Mantova Corpo Armata Bologna Ferrara Corpo Castel Nuovo S. Giustino Sorra Somma-Campagna Villafranca Corpo Mincio Goito Marmirolo Roverbella Trento Garda
|