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      S. A. R. volendo sorprenderli ordinava al Capitano di Stato Maggiore Taverna di porsi alla testa dello squadrone d'avanguardia e di attraversare di gran galoppo quella città, per la strada diritta e larga che la taglia nel mezzo, e ai due battaglioni di bersaglieri di seguirlo a passo di corsa. Intanto la Divisione sostava a breve distanza.
      L'avanscoperta fu eseguita con prontezza, ma fu trovata la città sgombra di nemici.
      Il conte Taverna spinse la ricognizione sulla strada di Verona e Povegliano e vi scoperse le vedette nemiche; erano Ussari Wurtemberg della brigata Radakowschi in marcia. Avviso ne fu dato al grosso della Divisione che già aveva traversato Villafranca; questa spiegò subito la brigata Parma in prima linea con due batterie a cavallo della strada Regia e della ferrovia, tendenti a Verona. Era tempo perchè l'attacco della cavalleria austriaca, si sviluppò immediato, energico e violento.
      Gli squadroni Usseri si slanciarono a galoppo serrato contro lo squadrone italiano inseguendolo fino sulle catene dei bersaglieri che coprivano la brigata Parma; lì si arrestarono accolti da viva fucilata, batterono in ritirata e si ridussero presso le due brigate comandate dal Pulz e dal Radakowschi, le quali spiegati i propri cavalieri in battaglia, gli Ussari Imperatore a diritta, gli Ulani di Trani a sinistra, la batteria al centro, si lanciano contro Villafranca.
      Gli Ulani preso il galoppo sopravanzarono gli Ussari; oltrepassato Canova incontrarono le fitte catene dei bersaglieri.


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Ricordi di un garibaldino dal 1847-48 al 1900
di Augusto Elia
Tipogr. del Genio Civile
1904 pagine 508

   





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