Il generale austriaco Moroicic riceveva ordine dell'arciduca di muovere le sue due brigate di riserva ed impadronirsi nuovamente di Custoza. Erano passate le 3 pom. e le nostre truppe non avevano alcun sentore di quella mossa che doveva dare il crollo alla battaglia. Alle 3 1/4 ricominciava il fuoco dell'artiglieria nemica pių violento che mai.
Nell'udire il forte rumore della battaglia sulle alture di Custoza il generale Bixio mandava il suo capo di stato maggiore colonnello di San Marzano, a chiedere al comandante del corpo se poteva muoversi in soccorso. Anche S. A. R. Umberto mandava a prendere ordini, e ricevevano quello di rimaner fermi nelle loro posizioni. Infatti il generale della Rocca interpretando gli ordini ricevuti dal La Marmora(114) nel pių stretto senso, non si credette autorizzato ad un atto spontaneo di vigorosa controffensiva.
Vedendo addensarsi rapida tanta massa d'armati attorno a Belvedere, il generale Govone fa scendere dal Monte Torre il 27° bersaglieri e lo spinge contro la sinistra del nemico; ordina al generale Bottacco di fare avanzare il 36° reggimento sulla destra ad est di Custoza. Il combattimento infuria; le nostre quattro batterie dal Monte Torre, tirando a mitraglia, fanno strage dei nemici; ma il numero di questi č stragrande e i vuoti si riempiono in un attimo. I nostri sono esausti di forze, e vengono meno le munizioni; il nemico ingrossa e preme sempre pių; non č possibile resistere pių a lungo, le nostre perdite sono enormi; il maggior Fezzi cade ferito a morte, sono feriti gravemente i tenenti Salini e Tornaghi, il capitano Alberi č ucciso, il capitano Serratrice e il maggiore Lavezzeri feriti.
| |
Moroicic Custoza Custoza Bixio San Marzano Umberto Rocca La Marmora Belvedere Govone Monte Torre Bottacco Custoza Monte Torre Fezzi Salini Tornaghi Alberi Serratrice Lavezzeri
|