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      Salò, 10 agosto.
     
      G. Garibaldi.
     
      Ecco l'ordine del giorno col quale il generale Avezzana, già Ministro della Repubblica Romana nel 1849, dava commiato agli equipaggi della flottiglia.
     
      ORDINE DEL GIORNO
     
      Gli equipaggi dei volontari che rimasero fino ad oggi a bordo della flottiglia italiana nel lago di Garda, hanno ben meritato della patria. Coraggio nello sfidare il nemico superiore nel naviglio, in macchine da guerra, superiore in uomini. Virtù ed abnegazione negli ufficiali che servirono come semplici militi. Ordine, nettezza nelle Piro-Cannoniere, che il generale Garibaldi affidò alle loro cure.
      Fino al 12 luglio esse furono tre dinanzi al nemico, poi quattro ed in ultimo cinque. Lo affrontarono arditamente nelle sue acque sotto il fuoco delle batterie di terra e gli procacciarono uccisioni e danni. Qui, dove erano i pochi ma valorosi uomini, il nemico non osò mai venire. Unico vanto lo avere bombardato la inoffensiva città di Gargnano e rubato il
      Benaco" a quindici miglia dalla flottiglia, che non poteva difendere l'inerme piroscafo mercantile.
      Io ricorderò sempre con militare orgoglio lo avere avuto ai miei ordini il personale degli equipaggi volontari in questa guerra del 1866, forse l'ultima della mia vita.
      S'abbiano tutti gli ufficiali e militi le mie sentite azioni di grazia.
     
      Salò, 21 settembre 1866.
     
      Il luogotenente generaleG. Avezzana"
     
      All'ordine del giorno, il generale Avezzana faceva seguire questa lettera, diretta ad Elia:
      Al Colonnello A. Elia
      Comandante la flottiglia sul Lago di Garda.


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Ricordi di un garibaldino dal 1847-48 al 1900
di Augusto Elia
Tipogr. del Genio Civile
1904 pagine 508

   





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