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      A rimpiazzare il generale Gandolfi fu destinato il generale Barattieri, che all'età di 17 anni aveva fatto parte della gloriosa schiera dei Mille, uno dei più caldi fautori della politica di espansione coloniale. - Amicissimo di Zanardelli e di Cairoli, sotto l'aureola simpatica di essere trentino fu eletto deputato di Breno, collegio, che gli rimase sempre fedele.
      Durante i primi anni del suo governo, passati in un periodo ininterrotto di pace e di tranquillità, diede opera all'ordinamento civile della colonia.
      Verso la fine del 1893 ritenendo che la pace sarebbe perdurata, venne in licenza in Italia lasciando il comando delle truppe e le funzioni di governatore nelle mani del colonnello Arimondi, - un valoroso. Questi il 22 dicembre 1893 con un suo telegramma al Ministro della guerra annunciava la vittoria d'Agordat combattuta contro i Dervisci. Trofeo della vittoria, 72 bandiere lasciate in mano dei nostri, una mitragliera e circa 800 fucili. I dervisci lasciarono sul terreno più di mille morti, mentre le nostre perdite furono di tre ufficiali ed un sottufficiale morti, di un ufficiale ed un sottufficiale ferito, e di circa 225 indigeni(159) fra morti e feriti.
      Il Re mandava il giorno stesso al colonnello Arimondi il seguente telegramma:
     
      Colonnello Arimondi,
     
      Agordat.
     
      Mando a lei e alle truppe d'Africa le più vive felicitazioni per la vittoria d'Agordat. L'Italia che si associa al mio plauso, rende con me un sacro tributo ai valorosi che morirono per la gloria della nostra bandiera.


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Ricordi di un garibaldino dal 1847-48 al 1900
di Augusto Elia
Tipogr. del Genio Civile
1904 pagine 508

   





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