Che il generale Arimondi avanzatosi per sostenere il Toselli era arrivato alle ore 16 a mezza strada fra Macallè e l'Amba nella posizione di Aderat; ivi incontrate le colonne nemiche aveva impegnate con esse combattimento ed aveva poi concentrate(167) tutte le sue truppe col massimo ordine a Macallè; che lasciato Macallè fortemente presidiata e munita, si era messo in marcia per Adagamus assieme agli ufficiali Bodrero, Pagella e Bazzani.
Infine concludeva che mancavano notizie del Toselli.
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L'annunzio del doloroso avvenimento produsse una impressione enorme.
Ecco le informazioni che si ebbero sul combattimento ove si coprirono di gloria coloro che vi presero parte.
Il maggiore Toselli aveva fin dal giorno precedente disposta la sua difesa, sempre con la certezza che il generale Arimondi gli avrebbe portato soccorso.
Aveva ordinato che le bande di ras Sebath e di Degiac Alì, 350 fucili, tenessero il colle a guardia della strada Falaga all'estrema sinistra; che le Compagnie Issel e Canovetti tenessero la sinistra con una centuria avanzata verso la chiesa di Atzalà; che la batteria Angherà, scortata dalla compagnia Persico tenesse il centro; che le bande dell'Oculè Cusai, 350 fucili, tenessero le colline sovrastanti; che lo Sceicco Thalà con 340 fucili stesse sulla destra a difesa del Colle di Togorà-Maggia; che le compagnie Ricci, Bruzzi e la centuria Pagella stessero in riserva. L'attacco non si fece attendere.
La colonna di ras Olie con una mossa rapida frontale avvolgente impegnò l'ala estrema sinistra: ras Sebat preso di fianco e di fronte dovette ripiegare, lasciando le due compagnie Issel e Canovetti scoperte e costrette a cambiare la fronte, pur sempre trattenendo il nemico incalzante.
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