Pagina (453/508)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Appena gli scioani si accorsero del cessare del fuoco della batteria, irruppero rincalzando l'assalto; fu un momento terribile; la strada strettissima sovrastante a un precipizio, era ingombra di muletti carichi di feriti; Manfredini con sangue freddo e valore inarrivabile riusciva a mettersi in batteria, Pagella si distendeva con pari valore a protezione della colonna affollantasi; sventuratamente lo Sceicco Thalà aveva ripiegato in disordine.
      Le bande del Volpicelli erano disfatte; l'altura era coronata dalla gente di ras Alula che con fuoco accelerato a meno di cinquanta metri, infliggeva perdite enormi. I nostri ascari rispondevano al fuoco in ritirata; la compagnia Brizzi disfatta, non potè fare argine alle grosse colonne di ras Makonnen e di ras Oliè che irrompevano prendendo i nostri alle spalle. I sudanesi del tenente Scala, piuttosto che cedere i pezzi, rovesciarono i muli, i cannoni e le munizioni nel precipizio.
      Manfredini mitragliava a cinquanta passi; ma il(168) numero esorbitante degli scioani rese impossibile ogni ulteriore difesa. Allora cominciò la discesa del dirupo precipitosamente per proseguire il movimento su Macallè.
      L'ultimo a muoversi fu Toselli; conservando la sua calma, disposto come era a sagrificare la sua vita, dava ordini affinchè il danno fosse il minore possibile; erano rimasti intorno a lui pochi ufficiali: Angherà, Persico, Bodrero, Pagella e i suoi più fidi e valorosi soldati. Tutti erano sfiniti; e la piccola schiera andò man mano assottigliandosi nella discesa, colpiti a dieci passi di distanza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordi di un garibaldino dal 1847-48 al 1900
di Augusto Elia
Tipogr. del Genio Civile
1904 pagine 508

   





Manfredini Pagella Sceicco Thalà Volpicelli Alula Brizzi Makonnen Oliè Scala Macallè Toselli Angherà Persico Bodrero Pagella